Ci sono controindicazioni nell’assumere magnesio? Ecco cosa sapere

Controindicazioni magnesio | Agocap
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In questo articolo parliamo di…

  • Il magnesio è un minerale fondamentale per il nostro benessere, coinvolto in centinaia di processi enzimatici vitali. Tuttavia, nonostante i suoi noti benefici, è importante considerare che un’assunzione non corretta, specialmente tramite integratori, non è esente da rischi. Bilanciare l’apporto, privilegiando le fonti alimentari e ricorrendo all’integrazione solo quando necessario e sotto consiglio medico, è la chiave per sfruttarne i vantaggi senza incorrere in problemi.
  • L’assunzione di magnesio può causare disturbi gastrointestinali come diarrea e crampi, soprattutto a dosaggi elevati o con forme meno assorbibili; per evitarli, è utile iniziare con dosi basse, preferire forme più tollerabili e assumere l’integratore alimentare durante i pasti, mantenendo sempre un’adeguata idratazione.
  • Un eccesso di magnesio nel sangue, noto come ipermagnesemia, è una condizione piuttosto rara che tende a manifestarsi soprattutto in presenza di problemi renali o di un’assunzione eccessiva di integratori. Quando si verifica, può causare disturbi gastrointestinali come nausea e diarrea, ma nei casi più avanzati può portare a sintomi più importanti, tra cui un abbassamento della pressione, senso di debolezza, difficoltà nel respiro e, in situazioni estreme e non trattate, può influenzare anche la regolare attività del cuore.

In presenza di insufficienza renale o dosaggi elevati, il magnesio può provocare disturbi gastrointestinali e complicanze (anche serie)

Il magnesio si configura come un elemento assai importante per la salute umana. Classificato come “macrominerale”, l’organismo ne richiede quantità significative per funzionare al meglio, al pari di calcio e potassio.

Presente principalmente nelle ossa, ma anche nei tessuti molli e in minima parte nel sangue, questo elemento dal simbolo chimico Mg agisce come un direttore d’orchestra invisibile in oltre 300 reazioni enzimatiche.

Queste reazioni governano processi diversissimi: dalla sintesi delle proteine alla contrazione muscolare, dal controllo dei livelli di zucchero nel sangue alla regolazione della pressione arteriosa.

Non solo, è indispensabile per la costruzione e il mantenimento della struttura ossea e partecipa attivamente alla sintesi di DNA e RNA, molecole fondamentali per la vita stessa.

Data la sua importanza fondamentale in così tante funzioni biologiche, non sorprende che una sua carenza possa manifestarsi con sintomi quali stanchezza, irritabilità, crampi muscolari e disturbi del sonno, spingendo molti a considerare l’integrazione.

Tuttavia, proprio perché così attivo, può sorgere una domanda: un suo eccesso può essere dannoso?

Esistono delle reali controindicazioni nel suo utilizzo?

Lo scopriamo in questo articolo di Agocap.

Leggi anche: A cosa serve il magnesio e perché non dovrebbe mancare nella dieta quotidiana

Ipermagnesemia: i rischi dell’assunzione eccessiva di magnesio tramite integratori

Sebbene questo nutriente assunto tramite una dieta equilibrata sia generalmente considerato sicuro per la maggior parte delle persone, l’integrazione, specialmente ad alti dosaggi, può presentare delle controindicazioni specifiche.

La condizione più seria legata a un eccesso di magnesio è l’ipermagnesemia, ovvero una concentrazione troppo elevata del minerale nel sangue.

Questa situazione è rara in individui sani con una normale funzione renale, poiché i reni sono molto efficienti nell’eliminare questo elemento attraverso le urine, quando in eccesso.

Tuttavia, il rischio aumenta considerevolmente in persone con insufficienza renale cronica, poiché la loro capacità di escrezione è compromessa.

In questi casi, anche dosi moderate di integratori o l’uso di farmaci contenenti magnesio (come alcuni lassativi o antiacidi) possono portare ad accumuli pericolosi.

Donna sui 30 anni seduta sul letto con espressione sofferente ed evidente malessere | Agocap

Sintomi dell’ipermagnesemia: come riconoscere un eccesso di magnesio

I sintomi di un eccesso severo di questo nutriente possono includere nausea, vomito, ipotensione (pressione bassa), rossore del viso, letargia, confusione mentale, debolezza muscolare, difficoltà respiratorie, alterazioni del ritmo cardiaco e, nei casi più gravi, arresto cardiaco.

È quindi fondamentale che le persone con problemi renali evitino l’integrazione di magnesio se non sotto strettissimo controllo medico.

Anche chi non ha problemi renali, ma assume dosi molto elevate di integratori (ben oltre il fabbisogno giornaliero raccomandato) per periodi prolungati, potrebbe teoricamente andare incontro a problemi, sebbene il primo campanello d’allarme sia solitamente di natura gastrointestinale, segnalando che il corpo sta cercando di espellere l’eccesso.

Questi rischi sottolineano l’importanza di non considerare l’integrazione come una pratica priva di conseguenze.

Donna sui 30 anni con la mano alla bocca in una smorfia di malessere per la forte nausea | Agocap

Effetti collaterali del magnesio: disturbi gastrointestinali e come evitarli

Al di là delle gravi controindicazioni legate all’ipermagnesemia, l’assunzione di integratori di magnesio può comunemente causare effetti collaterali più lievi, ma comunque fastidiosi, soprattutto a livello gastrointestinale.

L’effetto più frequente è la diarrea, spesso accompagnata da crampi addominali e nausea.

Questo accade perché questo nutriente, soprattutto in alcune forme chimiche (come l’ossido di magnesio, spesso usato per la sua economicità ma meno biodisponibile) e a dosaggi elevati, ha un effetto osmotico nell’intestino: attira acqua nel lume intestinale, ammorbidendo le feci e accelerando il transito.

A volte, questo effetto lassativo è proprio ciò che si cerca, ma per chi assume questo elemento per altri motivi, può essere un effetto indesiderato.

Generalmente, questi disturbi sono temporanei e tendono a diminuire man mano che l’organismo si abitua all’integrazione.

Per minimizzare questi effetti, si possono adottare alcuni accorgimenti: iniziare con un dosaggio più basso e aumentarlo gradualmente, assumere l’integratore alimentare durante i pasti anziché a stomaco vuoto, suddividere la dose giornaliera in più assunzioni e scegliere forme di questo minerale più biodisponibili e meglio tollerate a livello intestinale come il magnesio citrato, bisglicinato o lattato.

È importante anche assicurarsi di bere abbondante acqua durante il giorno, specialmente se si manifesta diarrea, per prevenire la disidratazione.

Se gli effetti collaterali persistono o sono particolarmente intensi, è sempre consigliabile interrompere l’assunzione e consultare il proprio medico per valutare alternative o aggiustamenti del dosaggio, confermando la necessità di un approccio consapevole e guidato all’integrazione.

Leggi anche: Crampi muscolari e sali minerali: il legame tra carenze e prevenzione

Come assumere magnesio in modo sicuro: alimentazione, dosaggi e integrazione consapevole

Per garantire un apporto adeguato di magnesio minimizzando i rischi, l’approccio più sicuro e consigliato parte sempre dall’alimentazione. Una dieta varia ed equilibrata, ricca di alimenti vegetali, è generalmente sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero nella maggior parte delle persone sane.

Ma quali sono i cibi più ricchi di magnesio?

Fonti eccellenti di questo elemento includono le verdure a foglia verde scuro (spinaci, bietole), i legumi (fagioli, lenticchie, ceci), la frutta secca (mandorle, anacardi, noci), i semi (zucca, girasole, chia), i cereali integrali (crusca, riso integrale, grano saraceno) e il cioccolato fondente. Anche le banane e l’avocado ne contengono buone quantità.

È utile ricordare che la raffinazione dei cereali e alcuni processi di cottura possono ridurre il contenuto di magnesio negli alimenti.

Il fabbisogno giornaliero varia in base a età, sesso e condizioni fisiologiche (ad esempio, aumenta in gravidanza, allattamento e negli anziani). L’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) indica 350 mg/giorno per gli uomini adulti e 300 mg/giorno per le donne adulte, anche in gravidanza e allattamento), mentre in Italia, i livelli di riferimento sono stabiliti dai LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana), aggiornati dalla SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) e parlano di 240 mg per gli adulti, sia uomini che donne (senza modifiche in caso di gravidanza è allattamento).

L’integrazione diventa un’opzione da considerare solo quando la dieta non è sufficiente a coprire il fabbisogno o in presenza di condizioni specifiche che ne aumentano la richiesta o ne riducono l’assorbimento (come l’uso di certi farmaci, patologie intestinali, stress cronico, attività sportiva intensa).

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Tuttavia, per la scelta di integrare, il tipo di integratore e il dosaggio, si consiglia di consultare il proprio medico di fiducia o un nutrizionista, che potranno valutare la reale necessità, escludere controindicazioni (come problemi renali), consigliare la forma e la dose più appropriate e monitorare eventuali effetti collaterali o interazioni con altri farmaci.

Questo approccio prudente garantisce di sfruttare i benefici del magnesio in totale sicurezza.


Ci sono controindicazioni nell’assumere magnesio? Domande frequenti

Ci sono controindicazioni nell’assumere magnesio?

Sì, esistono delle controindicazioni, soprattutto quando il magnesio viene assunto in quantità eccessive attraverso integratori. In soggetti con insufficienza renale, il rischio di ipermagnesemia aumenta notevolmente, poiché i reni non riescono a eliminare il magnesio in eccesso. Anche chi non ha patologie può accusare disturbi se eccede nelle dosi, rendendo fondamentale il consiglio medico prima di integrare.

Quali sono i sintomi di un eccesso di magnesio?

Un eccesso di magnesio nel sangue può manifestarsi con sintomi gastrointestinali come diarrea e nausea, ma anche con effetti più gravi come ipotensione, debolezza muscolare e difficoltà respiratorie. Nei casi estremi, può addirittura verificarsi un arresto cardiaco. Per questo motivo è importante evitare l’autosomministrazione ad alte dosi senza un controllo medico, soprattutto se si hanno problemi renali.

Come assumere magnesio in sicurezza?

La modalità più sicura è attraverso l’alimentazione: verdure a foglia verde, legumi, frutta secca, semi e cereali integrali sono ottime fonti. L’integrazione va considerata solo se la dieta è insufficiente o ci sono condizioni che richiedono un fabbisogno maggiore. In questi casi, è meglio consultare un medico o nutrizionista per scegliere il tipo e il dosaggio adatto, evitando effetti collaterali o interazioni.

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